Progetto di inclusione sociale del CREI ACLI Sardegna rivolto ai rifugiati ucraini presenti nel nostro territorio, co-finanziato da EPIC ALDA in collaborazione con la Regione Sardegna e dalla UEFA Foundation for Children.

Nel febbraio 2022, l’invasione russa dell’Ucraina ha innescato una migrazione forzata di cittadini ucraini in tutta Europa. Sebbene i numeri dei rifugiati possano variare rapidamente e quotidianamente, è ormai certo che, dopo Polonia, Germania e Repubblica Ceca, l’Italia è il 4° Paese in Europa per numero di migrazioni (il 22 dicembre, durante un Conferenza stampa congiunta tra Stati Uniti e Ucraina, è emerso che 220.000 ucraini sono attualmente registrate e vivono in Italia). Il CREI ACLI ha affrontato da subito tutte le criticità legate alla prima emergenza: nelle prime fasi sono stati affrontati i problemi legati alla mancanza di cibo, medicinali e vestiario; abbiamo attivato servizi di assistenza primaria come la distribuzione di beni di prima necessità; abbiamo offerto servizi di traduzione e interpretariato e supporto nell’attivazione della tessera sanitaria nazionale per Stranieri Temporaneamente Presenti. Subito dopo, abbiamo attivato un servizio di sostegno psicologico e consulenza, un corso di lingua italiana e abbiamo dato supporto per l’iscrizione dei bambini alle scuole locali.

 

Tuttavia, queste azioni si sono imperniate su questioni relative al breve termine e, come tutti sappiamo, il processo di integrazione degli immigrati è lungo e difficile e richiede azioni in grado di prevenire l’isolamento, la discriminazione e, in ultima analisi, la devianza sociale. Per questo motivo, abbiamo strutturato il nostro progetto di integrazione degli immigrati sulla base di un modello di inclusione sociale che affronterà tutte le questioni e gli obiettivi legati alle suddette difficoltà.

 

Il progetto mira a consolidare il raggiungimento degli obiettivi del breve termine, nello specifico superare i traumi subìti e raggiungere uno stato di benessere mentale e superare quelle barriere comunicative che ostacolano le interazioni sociali. Gli obiettivi del medio termine saranno favorire e promuovere lo sviluppo e la crescita personale, in diversi contesti di socialità. Gli obiettivi a lungo termine saranno prevenire l’isolamento e la discriminazione, creare relazioni e offrire sane opportunità di scambio culturale.

 

Oltre ai servizi che stiamo offrendo da marzo 2022 (supporto psicologico, insegnamento della lingua italiana, supporto all’iscrizione a scuola e all’università, consulenza professionale e inserimento lavorativo), svolgeremo le seguenti attività:

 

Orientamento sportivo, artistico e culturale: i bambini/ragazzi saranno coinvolti in attività volte ad inserirli nei circoli sportivi/artistici/culturali e a fargli individuare le opportunità del nostro territorio in base ai loro talenti e desideri. In particolare, le attività educative basate sullo sport sono ottimi strumenti che possono essere utilizzati per ridurre la violenza, sostenere la connessione umana e costruire buone relazioni tra diversi gruppi; possono favorire l’integrazione e l’interazione di culture diverse, promuovere la pace e la comprensione reciproca tra di loro.

 

Iscrizione a società sportive: abbiamo scelto gli sport di squadra per favorire l’interazione e l’integrazione; i ragazzi rifugiati verranno inseriti in squadre eterogenee (formate da ragazzi locali e da ragazzi di diversa origine etnica), parteciperanno ad eventi sportivi speciali per promuovere lo spirito di solidarietà.

 

Attività ludico-ricreative: con la partecipazione di ragazzi locali e coetanei immigrati di 2° generazione, parteciperanno ad attività/giochi di squadra al parco, laboratori artistici come disegno, pittura, teatro, arti e mestieri, per citarne alcuni; faremo tavole rotonde su usi e costumi, temi di attualità e così via.

 

Visite guidate a Cagliari e gite fuori porta insieme a ragazzi locali e di seconda generazione, per visitare luoghi di interesse storico, artistico, culturale e naturalistico della Sardegna.

 

Per partecipare gratuitamente scrivere all’indirizzo email inpari.ucraini@gmail.com o chiamare il numero dedicato 331 222 3238 (anche Whatsapp).