Quando pensiamo all’antica Irlanda pensiamo a celti e druidi, ma mai penseremmo una principessa egizia. Eppure ci sono più di una decina di manoscritti medievali che raccontano la storia di una principessa egizia che ha avuto una parte importante nella fondazione delle magiche terre d’Irlanda e di Scozia. In realtà alcuni ricercatori ritengono che il nome “Scozia” derivi dalla principessa Scota che presumibilmente è stata “la figlia di un faraone ai tempi di Mosè”. Troviamo molte notizie su questa leggenda nel Lebor Gabála Erenn, letteralmente “Il libro della presa dell’Irlanda” e nella “Historia Brittonum, Storia dei Britanni”. Secondo una leggenda, in tempi antichi Nefereru (Scota), la figlia di Thutmose II e della regina Hatshepsut, attraverso le istruzioni degli dei, lasciò l’Egitto, per fuggire dalle piaghe che incombevano. Presero il mare e gli egizi si stabilirono in ciò che ora è la Scozia. In seguito si trasferirono in Irlanda dove vennero assorbiti da una tribù irlandese e vennero conosciuti come gli scotti. Diventarono i sommi sovrani dell’Irlanda e alla fine riconquistarono la Scozia che deriva il suo nome dalla principessa fondatrice Scota. (fonte www.edgarcayce.it) I Druidi I druidi (termine latino che deriva da un parola celtica che vuol dire molto sapiente) costituivano una classe sacerdotale. Non erano dei monaci come nel medioevo cristiano, ma più probabilmente una confraternita con un’organizzazione gerarchica. I druidi venivano istruiti durante un lungo periodo di iniziazione, che terminava con la consacrazione. Solo dopo la consacrazione potevano partecipare alla vita della comunità condividendone le occupazioni. Le funzioni dei druidi erano essere molteplici e non solo sacerdotali: giudice, consigliere del re e ambasciatore, ma all’occorrenza anche guerriero. Era però fondamentalmente anche un “uomo medicina” in senso sciamanico, grande conoscitore dei poteri curativi di erbe e piante, abile chirurgo e curatore delle malattie dell’anima. Era inoltre un musicista, tant’è che molti rituali di preghiera o incantesimi si svolgevano con l’ausilio del canto e della danza. (Fonte Ontanomagico) Cristianità pagana Il diciassette marzo tutto il mondo profuma di Irlanda perché è il giorno di San Patrizio, patrono dell’isola di smeraldo. San Patrizio è un personaggio legato alla chiesa cattolica e fu lui a iniziare la conversione dei popoli irlandesi da pagani a cattolici.

